DA ALCUNI MESI SONO IN ATTO LE VERIFICHE SULLE
INVALIDITA’ CIVILI DA PARTE DELL’INPS
L’A.V.I.D. Varese Onlus, (Associazione Volontaria Assistenza Invalidi e Disabili), è una Associazione di libero volontariato, la quale opera ormai da alcuni anni sul territorio varesino, per il sostegno morale e assistenziale dei diritti delle persone con disabilità.
L’attuale controllo delle invalidità civili del nostro paese che coinvolge direttamente anche la nostra Provincia, ci impone di evidenziare ai responsabili della Sanità Lombarda ed al Direttore dell’INPS di Varese, il costante aumento di confusione tra la categoria e i famigliari degli stessi.
Le conseguenze che stanno suscitando tra i cittadini appartenenti alla fascia sociale della disabilità ed invalidità tendono certamente a peggiorare la situazione sul nostro territorio, già in alcuni casi non rosea oltre a calpestare la loro dignità.
Dal mese di agosto registriamo attraverso i nostri sportelli volontari gratuiti il malessere di coloro che si vedono recapitare la richiesta di inoltro documenti inerenti il loro stato di disabilità entro 15 giorni all’INPS e successivamente dopo pochi giorni dall’invio dei documenti, la nuova richiesta di visita di controllo.
Per questi controlli che non chiediamo di bloccare, vogliamo solo far presente che il D. M. del 02-08-07, n° 4, che elenca le patologie da successive revisioni, stabilisce che gli organi di controllo possono richiedere la documentazione non più al paziente ma alle Commissioni delle ASL, le quali in passato, si sono già espresse a favore del riconoscimento delle loro menomazioni non solo visitando il paziente, ma anche ricevendo documentazione legata al caso.
Pertanto ci sembra spontaneo chiedere perché tale documentazione viene richiesta al disabile o invalido, piuttosto che la Sede Competente dell’INPS all’ASL.
Per il disabile, ricevuta la richiesta di visita di controllo con allegate le patologie esenti, diventa difficile stabilire (anche se è allettato o vive tutta la sua vita in carrozzella o è stato amputato) se la sua patologia rientra tra quelle 12 prescritte. Per accertarsi di tutto questo e per evitare il controllo ma anche per evitare spese di trasporto ecc. è costretto a rivolgersi in prima istanza dal proprio medico il quale certifica e chiede l’onorario.
Visto il fiore all’occhiello della Regione Lombardia, “La Sanità”, proprio per questo problema è importante a nostro avviso, eliminare malesseri, costi a carico dei disabili oltre alla loro dignità calpestata, che i responsabili della Sanità Lombarda ed il Presidente dell’INPS di Varese, trovino la possibilità di eliminare le richieste di controllo a coloro che effettivamente possono e devono solo essere maggiormente assistite piuttosto che scomodate dalle loro già poche possibilità di vita.
Al fine di eliminare questo malessere, sarebbe importante che l’INPS di Varese ma anche la Regione Lombardia, evidenziassero alla fine le percentuali degli invalidi fasulli e i costi sostenuti dalla Commissione per tutti i controlli dei disabili in Provincia, visto che le alte percentuali di disabili le riscontriamo in altre province o regioni d’Italia.
Inviaci un tuo consiglio o commento, ci aiuti a migliorare. info@associazione-avid.it