giovedì 30 giugno 2016

LA POLITICA AMMINISTRATIVA DI GAVIRATE

Poiché tanti nostri assistiti ci chiedono ripetutamente il motivo per cui non operiamo più a Gavirate, riteniamo opportuno chiarire una volta per tutte quanto è accaduto cosi che ognuno possa trarre le proprie conclusioni.

Circa due mesi fa, la dirigente Dott.sa Scarfò responsabile della Ragioneria Comunale e la Dott.sa Sindaco Alberio, ci contestavano una serie di inadempienza;  raccomandate di contestazione mai riscontrate, l’eccessivo costo del fotostampatore, il prezzo per la dichiarazione dei redditi mod. 730 (€ 25,00) da noi eseguite e ritenuto  troppo caro, la mancata presenza al sabato mattina  dei volontari di AVID allo sportello volontario del Comune e/o l’apertura in ritardo, la continuata mala assistenza da parte nostra verso gli utenti gaviratesi.

Durante l’incontro come d’incanto, la responsabile della ragioneria Dott.sa Scarfò si è << accorta >> poi,  che le raccomandate contestate non erano mai state inviate ad AVID, inoltre, alla richiesta delle copie ci sono state anche negate (Sic!!!).    La presenza del Sindaco in quel frangente era da scena muta; forse per volontà o per aver compreso la funzionalità della sua ragioneria.

I volontari di AVID anche se esenti dall’obbligo della timbratura, come accade da 38 anni sono sempre stati a Gavirate come in altri sette uffici di Comuni e Asst, estremamente corretti della propria scelta di lavoro verso il sociale, per tanto, come sempre, presenti con due operanti ad ogni apertura dello sportello volontario del sabato mattina presso il Centro Commerciale.  Anzi,  in moltissime occasioni, prima di iniziare i lavori, si avanzava tempo per offrire alle dipendenti comunali il caffè al Bar.

Poi, il costo delle fotocopie non poteva nemmeno essere imputato ai volontari di AVID; , il fotostampatore era del Comune e al Comune è rimasto, ,  la fornitura della carta è sempre stata curata dai sottoscritti; parimenti i volontari di AVID, non hanno gravato nemmeno sulle spese telefoniche perchè per sostenere i contatti con i cittadini gaviratesi si è sempre utilizzato il proprio telefono cellulare.

Naturalmente anche il costo della compilazione del 730 era stato fissato sin dal 2013, data della convenzione tra Comune – AVID e Caf  (in euro 25.00).   Chiunque con una minima indagine di mercato potrà agevolmente riscontrare che i costi praticati dai vari Caf all’ora come oggi,  si aggirano tra i € 48.00 e € 80.00 l’uno.

Per la malassistenza.... abbiamo riscontrato un solo caso dovuto dalla lungaggine per la  consegna di un ISEE; come tutti sappiamo oggi con le nuove direttive prima di essere consegnato al Caf e quindi all’utente deve essere controllato dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS. 

Naturalmente il Comune di Gavirate non potrà nemmeno accusare i volontari su ulteriori costi assistenziali perché ad AVID in quattro anni di permanenza, non ha mai versato un centesimo.
Tali contestazioni fasulle, proditorie, infondate e pretestuose, (a parte le umiliazioni), mosseci dagli Amministratori di Gavirate, hanno determinato inevitabilmente la risoluzione della Convenzione tra AVID e Comune.

E’ evidente che la volontà e la scelta di privarsi di assistenza volontaria gratuita per motivi meramente politici,  gli amministratori del Comune di Gavirate  non hanno tenuto conto che oggi il nostro paese si trova in grave difficoltà economica e le richieste di assistenza senza alcun costo e senza nessun obbligo di tesseramenti politici o sindacali,  è diventato estremamente necessario. Proprio per questo i cittadini gaviratesi oggi si trovano costretti a subire l’incoerenza politica e al loro fabbisogno devono raggiungerci nella nostra sede di Varese.

Da parte nostra rileviamo che mentre una amministrazione ci contesta per cause fasulle, il nostro Presidente Cav. Uff. Battista Venturini la settimana successiva all’incontro citato con l’amministrazione di Gavirate, veniva premiato dal Prefetto di Varese, dal Presidente della Provincia, dai rappresentanti della Asst dalle Autorità ecclesiastiche e dal Cervov, per i suoi parecchi decenni di lavoro volontario che  infaticabilmente ha svolto.

Il caso è stato reso noto anche al Prefetto di Varese Dott. Giorgio Zanzi dove ora si attendono consigli e indicazioni.    E valga il vero!!!!