martedì 27 settembre 2016

VELOCEMENTE; L'INFORTUNIO SUL LAVORO.

l’Infortunio sul lavoro come ottenere indennizzo

L’infortunio è quell’evento che si verifica durante il lavoro per causa violenta in occasione di lavoro, comportando per il lavoratore, la morte, l’inabilità permanente assoluta o parziale al lavoro, l’inabilità temporanea assoluta o parziale totale per più di tre giorni.

L’infortunio è indennizzabile dall’INAIL se l’evento è imputabile a una causa violenta. La causa violenta si distingue dalla malattia professionale la quale è caratterizzata da un evento o causa lenta.
L’infortunio in itinere si considera un evento a carico dell’INAIL avvenuto durante il tragitto casa-lavoro e cioè; il percorso più corto, dove non esistono mezzi pubblici,  per raggiungere il posto di lavoro o viceversa il luogo di abitazione per consumare i pasti o per fine lavoro.

La denuncia dell’infortunio; va inoltrata immediatamente al datore di lavoro, il quale deve a sua volta denunciarlo all’INAIL entro due giorni se il danno fisico è lieve,  se l’infortunio è da ritenersi grave, ad esempio decesso del lavoratore, immediatamente.

L’indennizzo del danno da lavoro (infortunio) avviene con rendita vitalizia a partire dal 16% fino al 100%, mentre è indennizzabile in capitale attraverso il biologico dal 6% al 15%; inabilità temporanea assoluta al lavoro.
Durante l’inabilità temporanea assoluta il lavoratore ha diritto ad una indennità giornaliera dall’ente assicuratore INAIL a partire da quarto giorno fino al 90° gg. il 60% dello stipendio; dal 91° gg. fino alla guarigione il 75% della retribuzione. L’indennità temporanea viene calcolata in base allo stipendi, attraverso il quindicennale antecedente l’infortunio. 
Terminato l’evento infortunistico (guarigione) il lavoratore verrà sottoposto a visita medico legale al fine di valutare gli eventuali postumi riportati.
La rendita INAIL è incompatibile con le pensioni di inabilità, assegno di invalidità, ma è cumulabile con la pensione di vecchiaia e di anzianità.
Per ulteriori informazioni: Info. 340-3303528

lunedì 19 settembre 2016

ACCOMPAGNAMENTO...... ASSEGNO DI FREQUENZA...... COME OTTENERLI??

..Le ultime direttive su questa previdenza-indennizzo..

Per usufruire l’indennità di accompagnamento il soggetto richiedente la visita in Commissione Invalidi Civile presso la Asst di competenza, deve essere impossibilitato a deambulare  senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o, in alternativa, incapace di compiere gli atti quotidiani della propria vita.

Allo stesso modo, per l’assegno di frequenza, la stessa Commissione Medica Invalidi Civili della Asst, difronte ad un  soggetto minore valuta la gravità della patologia e propone al Dirigente Sanitario dell’INPS l’assegno di frequenza oppure l’accompagnamento.

L’assegno di frequenza è definita una prestazione economica a  sostegno dell'inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità fino al compimento del 18° anno di età.

In questi giorni è emerso che da un’ultima sentenza l’indennità di accompagnamento e di frequenza, diventa una prestazione-indennizzo molto particolare e specifica, dove, tale sostegno assistenziale, non è destinato al sostentamento dei soggetti richiedenti ma al sostegno del nucleo in cui vive.

Chiaramente siamo in presenza di un nuovo intervento dove il Giudice mira a modificare l’assistenza tendendo a dare più coraggio alla famiglia affinché si faccia carico del soggetto in difficoltà, cercando di evitare il ricovero in istituti di cura pubblici, far diminuire o contenere la relativa spesa sociale, chiedendo al nucleo di collaborare a sostenere e fronteggiare l'incapacità di ordine fisico o psichico.

Per ulteriori informazioni info: AVID Varese Onlus, 340-3303528

mercoledì 14 settembre 2016

GLI ASSEGNI FAMILIARI

Gli assegni familiari per i licenziati (ANF) garantiscono un piccolo sostegno ai lavoratori in difficoltà.
Talvolta accade che, per un qualsiasi motivo, (per dimenticanza, licenziamento o altro) gli stessi non vengano richiesti e quindi  corrisposti dal lavoratore/trice che ne hanno diritto.
La richiesta degli assegni familiari hanno una retroattività di cinque anni a partire dal mese successivo a quello in cui è stato maturato il  diritto.
La richiesta va inoltrata da un patronato, dal datore di lavoro oppure anche dai volontari di AVID Varese Onlus.
In alcuni casi quando il lavoratore/trice è stato licenziato/ta e si accorge che non ha inoltrato la richieste del suo diritto (assegni familiari), può ritornare dal vecchio datore di lavoro di cui era alle dipendenze far valere i propri diritti avanzando tale richiesta.
Naturalmente la corresponsione degli arretrati avverrà nella situazione o composizione familiare di allora. La richiesta degli assegni familiari non può essere inoltrata da un nuovo datore di lavoro ammesso che il richiedente sia già collocato in un nuovo ambiente lavorativo.

Per ulteriori informazioni cell. 340-3303528